L’azienda dopo essersi trasferita dalla provincia di Roma inizia la sua attività in Toscana nel 2005 grazie allo straordinario lavoro, entusiasmo ed esperienza delle due proprietarie Giovanna De Cola e Tinti De Devitiis che qui proseguono il loro lavoro sulla biodiversità animale e sull’agricolutra biologica, iniziato già dalla fine degli anni ’70 nel Lazio con il recupero di varie razze a rischio di estinzione.
In azienda vengono allevati: l’ Antico Cavallo Maremmano, l’Asino Amiatino, la Capra di Montecristo e il Suino Nero “Macchiaiola Maremmana”. Dal 2011 è Centro Pilota per il recupero e conservazione del germoplasma animale autoctono del Suino nero ‘Macchiaiola Maremmana’, nell’ambito del progetto europeo VAGAL in collaborazione con la provincia di Grosseto e l’Università di Firenze.
Il Felcetone, un’azienda vocata alla biodiversità
La biodiversità comprende tutto ciò che appartiene ad un dato ambiente, partendo dalle specie vegetali e animali per arrivare alla cultura, alla struttura sociale, alle tradizioni e quando si intraprende il percorso di recupero della biodiversità di un territorio bisogna considerare la sua totalità. Il lavoro fatto con il suino nero è stato quello di farlo nascere e crescere nel suo territorio rispettando le tradizioni e le metodologie peculiari di quest’area. Non solo è stato rispettato lo stato semibrado dell’animale nella fase della crescita, ma nella fase della sua lavorazione sono state recuperate anche le antiche ricette.
‘Il Felcetone‘ è l’unico centro genetico per il recupero di un’antica razza di suino nero salvata dall’estinzione: la "Macchiaiola Maremmana", razza iscritta nel Repertorio Regionale Toscano delle risorse genetiche animali. Questo suino viene allevato allo stato semi brado nella macchia con particolare attenzione al suo benessere e alle sue modalità comportamentali.
In via sperimentale viene applicata la macellazione etica senza stress nel rispetto del benessere animale.