Vitigni a bacca nera in Toscana
Vitigni autoctoni e vitigni internazionali maggiormente utilizzati

SCOPRI DI PIÚ

I vitigni della Toscana occupano un posto di rilievo nel panorama vinicolo italiano.
Il territorio toscano, sia per la sua conformazione geologica che il il clima di cui gode è particolareggiate adatto alla coltivazione della vite.
Non a caso in Toscana ogni anno vengono prodotti milioni di bottiglie di altissima qualità.
Dal punto di vista territoriale e climatico co sono alcuni particolari fattori che influenzano in modo nettamente positivo la produzione di uve:

• la prevalenza di un paesaggio collinare,
• l’aria degli Appennini mitigata dall’influenza del mare

I vitigni autoctoni della Toscana
L’interesse crescente verso i vitigni autoctoni della Toscana, con particolare riguardo per i minori, ha portato ad un prezioso arricchimento nel panorama vinicolo. La Toscana ha infatti diversi vitigni autoctoni di notevole interesse, come la Foglia Tonda, il Canaiolo, la Pollera, la Durella Gentile, il Vermentino Nero, il Pugnitello, il Colorino, la Malvasia Nera…
Per portare avanti con serietà e profitto il lavoro di studio sui vitigni autoctoni della Toscana, le Università di Pisa e di Firenze hanno svolto un importante lavoro di ricerca e recupero delle varietà più antiche del territorio.
Sono state recuperate, messe a dimora e analizzate diversi antichi vitigni toscani. L’idea di fondo è quella di riuscire a valorizzare anche i vitigni minori in modo da ampliare la gamma di vini prodotti, sia in termini di quantità che di qualità.

I vitigni a bacca nera
Il Sangiovese è sicuramente il vitigno che più caratterizza la coltivazione Toscana. Viene coltivato praticamente in tutte le province dedite alla viticoltura. Si riescono ad ottenere vini importanti come il Chianti Classico ed il Brunello di Montalcino.

Sangiovese
Il Sangiovese è probabilmente un vitigno originario della Toscana (se ne ha notizia sin dal periodo etrusco, intorno all’VIII secolo a.C.).
Il Sangiovese si estende su di una superficie che arriva a toccare il 64% della terra adibita alla coltivazione della vite. La maggior parte dei terreni con vitigno Sangiovese si concentrano in provincia di Siena. Seguono Firenze, Grosseto e Arezzo.
Dal vitigno Sangiovese si ottiene un vino di colore rosso rubino intenso, tannico, di corpo, armonico, con gradevole restrogusto amarognolo e fruttato; invecchiato sprigiona i caratteristici profumi terziari.

Cabernet Sauvignon
Una provincia a sé stante è invece Livorno, che vanta una maggiore preponderanza del vitigno Cabernet Sauvignon, un uva a bacca rossa da cui si ricavano ottimi vini. Si tratta di un vitigno davvero prezioso da cui si ricavano vini dal colore intenso, ricchi di tannini e sostanze aromatiche. Grazie alla grande struttura di questo vitigno, si possono osare lunghe macerazioni e affinamento in legno che gli consentono di esprimere nel tempo un bouquet complesso e affascinante.

Merlot
Anche la coltivazione del Merlot è molto diffusa: raggiunge i 2800 ettari. La provincia in cui il Merlot viene principalmente coltivato è quella di Siena. Il Merlot da Merlot dà un vino dal colore rosso rubino, con aroma fruttato e note di fiori rossi. Il sapore è abbastanza tannico, morbido, corposo.

Canaiolo
Nel citare i principali vitigni di colore nero non possiamo certamente tralasciare il Canaiolo Si tratta di un’uva non molto diffusa, ma che spesso veniva utilizzata in combinazione con il Sangiovese per ammorbidire il Chianti.




Verdidea Incoming Tour Operator

Rivolgiti a noi per la tua vacanza in location prestigiose.

Scopri adesso come funziona!



Scopri Verdidea