Una fonderia artistica nel cuore del Chianti
Giacomo e Sarah Del Giudice

Incontro Sarah e Giacomo nella loro Fonderia Artistica a Strada in Chianti ed è subito come entrare in un universo dal fascino singolare: statue di bronzo già terminate, una piccola vera e propria gipsoteca dove è conservata una raccolta di gessi, bozzetti, statue in fase di rifinitura, strumenti di lavoro, polvere e il rumore tipico del metallo battuto.
Nei loro occhi e nella loro disponibilità a raccontarsi, tutto l’entusiasmo di chi ama profondamente il proprio lavoro. La Fonderia Artistica è a oggi una delle poche realtà artigianali che conserva e pratica l’antica arte di Cellini della fusione a cera persa.
Giacomo e Sarah Del Giudice hanno ereditato il “mestiere” e la bottega dal padre Leonardo, che a sua volta era stato iniziato all’arte della fusione artistica dal proprio padre, il fondatore. Tre generazioni unite da una passione trasmessa di padre in figlio fino ad oggi. Oggi una realtà che sa declinare con armonia i fattori di eccellenza dell’artigianato italiano: tradizione, talento, competenza, spirito di intraprendenza, creatività e il gusto della bellezza e capacità di innovazione.
Al suo esordio la Fonderia Artistica era specializzata nella riproduzione di opere di ogni stile per gli antiquari e le più grandi gallerie fiorentine, ma presto col diffondersi della sua fama, artisti contemporanei cominciano a rivolgersi ai Del Giudice per realizzare le proprie creazioni: la fonderia diventa così un punto di incontro di artisti.

Vivere a contatto con la bellezza, creare bellezza con le proprie mani è evidentemente contagioso: molto presto Leonardo, Giacomo e Sarah diventano a propria volta scultori.
Giacomo cresce letteralmente in bottega, vi lavora dai suoi 15 anni e la fonderia diviene la sua scuola.
Qui impara il “mestiere”, ne assimila i segreti, mentre nella pratica quotidiana con il mondo della scultura e della bellezza artistica impara a crearsi un proprio linguaggio espressivo, diviene lui stesso scultore.

Sarah segue come il fratello le tracce della tradizione familiare, ma lo fa attraverso un percorso di formazione scolastica: dopo il Liceo artistico e l’Accademia di Firenze, Sarah torna in bottega e insieme a Giacomo ne diventa titolare, quando il padre Leonardo decide di passare la mano (ma lo ritrovi ogni giorno in bottega anche ora!)

Oggi la Fonderia è un’impresa moderna, che ha intrapreso un cammino di innovazione, eppure conserva gelosamente il suo carattere di bottega artigianale, come nel nostro Rinascimento: non solo luogo di lavoro, ma anche spazio di incontro e scambio fecondo con gli artisti che da tutto il mondo la frequentano.
Qui la tecnica della cera persa è ancora quella antica del loto: si usa materiale refrattario tritato e mescolato con il gesso, che può essere riutilizzato e trattandosi di materiale del tutto naturale, il suo smaltimento non crea problemi ambientali. In ogni innovazione scelta, Sarah e Giacomo dimostrano una grande attenzione alla sostenibilità ambientale, per i materiali e per i processi.
Molto del fascino che si respira qui e nella conversazione con Sarah e Giacomo è questo saper essere della Fonderia bottega e luogo di cultura artistica, di scambio, di conversazione, condotta anche con le mani, mentre si lavora la materia, in modo che sempre l’opera non sia solo prodotto, ma processo di creazione: qui l’immaginazione artistica, l’invenzione incontrano il lavoro paziente ed accurato della mano che “sa fare”.
Questa vocazione di cultura artistica oggi si è concretizzata nella apertura di uno show room a Greve in Chianti che ospita, stagione dopo stagione, opere di artisti contemporanei e ovviamente anche le sculture di Giacomo e Sarah: un luogo d’arte che concorre in modo significativo ad arricchire la vita culturale del territorio.

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