Olivia Monteforte, dalla filosofia alle scarpe artigianali
Il colore delle zampe della sula dai piedi azzurri e le scarpe “pensate” per camminare

Olivia crea artigianalmente bellissime scarpe nella sua bottega a Pesaro. Viene da studi universitari di filosofia e nel conoscerla io mi sono chiesta: ma come si arriva dalla filosofia alle scarpe?

Tutto nasce da un disagio che le scarpe non adatte le creavano quando, da studentessa ad Urbino, doveva ogni giorno camminare a lungo, in un saliscendi continuo e impegnativo per raggiungere le aule universitarie. Decise che le sue scarpe voleva farsele da sé, adatte ai suoi piedi, comode. Ci provò, ovviamente senza successo, perché ancora non aveva idea di come si facesse. Cercò un artigiano che le insegnasse come, lo trovò, ricevette un diniego, ma non si lasciò intimorire e finalmente lo convinse ad accoglierla nella sua bottega.

Fu in questa bottega che Olivia si innamorò del mestiere: l’odore del cuoio conciato naturalmente, la sensazione tattile della pelle sotto le mani, la concentrazione del fare manuale. Scoprì che questo era quello avrebbe voluto fare, che nel lavoro manuale la sua mente che di solito viaggiava velocissima e macinava pensieri su pensieri, taceva ed erano le mani a pensare, il gesto preciso e attento che trasforma la materia e crea. Dopo la laurea in Filosofia, abbandonò l’idea della ricerca in università e scelse di essere artigiana.

Fu solo l’inizio del viaggio, perché con l’umiltà e la tenacia che la caratterizzano, capì che prima di tutto doveva imparare: così si iscrisse ad una scuola come CERCAL a San Mauro Pascoli, per imparare come si fabbricano le scarpe. Dopo la scuola, il lavoro in una fabbrica: la Pakerson a Cerreto Guidi in Toscana, dove, dopo il tirocinio, fu assunta per 4 anni. Questa esperienza nell’industria è stata importante per la sua formazione, perché le ha insegnato cosa sia e come debba essere impostato un processo di produzione.

Quattro anni fa, era pronta per aprire la sua bottega “Olivia Monteforte Artigiana&Designer”, nel centro di Pesaro, la città dove vive. Qui ha impostato due linee per le sue scarpe:

la scarpa su misura, che nasce da zero intorno al piede ed ai desideri del cliente
la linea SNUALO, una linea, predisposta, per ora con due modelli, che si presta ad essere personalizzata secondo il gusto del cliente: egli può scegliere tra suole, materiali, colori differenti e crearsi la propria scarpa con combinazioni uniche.

Un colore particolare, un azzurro intenso, accompagna ogni scarpa creata da Olivia: la suola nelle scarpe su misura, piccoli particolari nella linea SNUALO. Un filo conduttore che racconta altre cose di Olivia: il colore azzurro è quello delle zampe di un uccello marino delle Galapagos, la Sula dei piedi azzurri. Ne fa sfoggio durante il corteggiamento, per sedurre la compagna e Olivia l’ha scelto perché, come racconta, "quando ne ho scoperto l’esistenza mi ha incantato ed è dalla natura che ho imparato ad accostare i colori, osservando come gli uccelli li indossano, come li accostano nei loro piumaggi".

Un altro aspetto che caratterizza e arricchisce il lavoro di Olivia è l’attenzione rivolta ai suoi clienti: “Entrare in contatto con le persone, capirle, leggerne anche tra le righe i desideri, i bisogni, mi viene naturale. È naturale in me tradurre quello che capisco di loro nell’immagine delle scarpe più adatte a ciascuno. Il resto ho dovuto impararlo, con un impegno costante, ma questo davvero è un mio talento naturale”.

Ora dopo 4 anni di esperienza e la nascita di due figlie, sa di essere ad un giro di boa e comincia a ragionare in una prospettiva di lungo termine. Questo tratto di grande consapevolezza imprenditoriale, di razionalità, di attenzione agli aspetti produttivi, mi colpisce in modo particolare, perché non si contrappone, ma accompagna, con una guida forte, la passione per il lavoro fatto con le mani, il piacere di creare a contatto con la materia, il valore della bellezza, la fantasia che accosta i colori e rende uniche e riconoscibili le sue scarpe.

“Ci hanno abituato a scegliere le scarpe in vetrina, scegliendo solo sulla base dell’aspetto estetico, senza pensare al piede che le indosserà. Io parto dalla persona, cerco di capire come, dove la indosserà, quale passo dovrà accompagnare. Voglio che il piede sia felice, voglio che i miei clienti mi dicano, non che è bella (lo è in realtà, molto!), ma è perfetta per me”.
Eccolo il tratto d’unione tra lo studio della filosofia e il lavoro artigianale di Olivia: il passo, il cammino di ciascuno di noi, se ascoltato, pensato e compreso, trova la sua dimensione filosofica.

Testo di Giulia Cerrone



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