La Grotta di San Filippo Benizi
La devozione popolare in un Oratorio nella grotta a Bagni San Filippo

La grotta di San Filippo Benizi è un piccolo oratorio che si trova in località Bagni San Filippo è ricavata in un grande blocco di travertino a forma di volta chiusa alle estremità da due muri e divisa in due da un tramezzo.
Prende il nome da San Filippo Benizi che nel secolo XIII – secondo la tradizione - si rifugiò in questi luoghi. Si narra infatti che il cardinale Ottaviano degli Ubaldini per superare le difficoltà del conclave di Viterbo (1268-1271), riunitosi dopo la morte di papa Clemente IV, propose ai cardinali l'elezione al papato di Filippo, priore generale dei Servi di Maria. Filippo per sfuggire a queste responsabilità si nascose sul Monte Amiata per circa tre mesi.
Nella seconda metà del Quattrocento alcuni testi agiografici dei Servi di Maria narrano che Filippo si ritirò in una grotta di questo luogo e come Mosè, percosse con il suo bastone una roccia da dove scaturì miracolosamente una fonte di acque curative che poi divennero i Bagni di San Filippo. Era il segno che il santo lasciava della sua riconoscenza verso le persone del posto. La devozione degli abitanti fece costruire nel luogo prima una cappella e poi un eremo che fu dei Servi di Maria. Il convento conobbe alterne vicende.
Nel 1580 di trova nell'elenco dei conventi della Provincia Toscana, ma in stato di semi abbandonato, nel 1652 fu soppresso al pari di altri piccoli conventi con decreto di papa Innocenzo X. La grotta-oratorio è ancora oggi ben conservata e sopra l'altare si trova un busto in legno nero di San Filippo, oltre ad oggetti devozionali.

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